2010: l'anno dei pirati

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2010: l'anno dei pirati © Depositphotos

E' disponibile l'ultimo rapporto IPSOS sul fenomeno della pirateria informatica nel nostro paese durante il 2010; i dati non evidenziano grandi mutamenti rispetto all'anno precedente, il fenomeno della diffusione illecita di contenuti protetti non sembra quindi trovare alcun argine.

Molti indizi fanno pensare che le cifre messe a disposizione dal noto istituto di ricerche siano sottostimate; anche garantendo l'anonimato, è infatti difficle pretendere che tutti gli intervistati durante una rilevazione ammettano candidamente di essere dei pirati.

Il rapporto è stato stilato intervistando un campione composto da oltre 2 mila persone, di questi, il 37% ha ammesso di aver avuto a che fare in qualche modo con la circolazione illecita di materiale protetto da copyright, una percentuale superiore di 5 punti rispetto al 2009.

I pirati nostrani apparterrebbero in particolare alla fascia d'età compresa tra i 15 e i 34 anni, tra di essi andrebbe diffondendosi la soddisfazione per la qualità dei contenuti, verrebbe quindi a cadere uno dei baluardi utilizzati dagli editori per la lotta contro la pirateria.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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