Aol: il destino di Bebo è segnato

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Aol: il destino di Bebo è segnato

Anche in tempi di Web 2.0 non basta mettere su un Social Network e spenderci tanti soldi per trasformalo in un successo, ne sa qualcosa la Aol a cui Bebo è costato un occhio della testa e che adesso non ha più idea di cosa farne; all'orizzonte si profila una vendita, o peggio, la chiusura definitiva.

850 milioni di dollari, è quanto a suo tempo (era il 2008) la Aol pagò per assicurarsi quello che inizialmente sembrava un cavallo vincente, a distanza di tempo e per ammissione dell'azienda stessa la concorrenza di Facebook, Twitter e MySpace si è rivelata incontrastabile.

La Aol, che a partire dalla fine dell'anno passato non è più parte integrante del colosso Time Warner, ha sostenuto di non essere in condizioni finanziarie per sostenere il rinnovo di Bebo, gli investimentio previsti sarebbero infatti troppo onerosi.

Si cerca quindi un possibile acquirente per una struttura fallimentare, altrimenti si dovrà procedere alla chiusura e 40 dipendenti che lavorano sul Social Network potrebbero ritrovarsi disoccupati.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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