Apple: nel 2010 Samsung rifiutò un accordo per l'utilizzo dei nostri brevetti

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Apple: nel 2010 Samsung rifiutò un accordo per l'utilizzo dei nostri brevetti © Pixabay

Nel super processo che vede contrapposte le due potenze dell'hi-tech Apple e Samsung non mancano di certo i colpi di scena. Dalle aule del tribunale di San Jose sarebbe uscita l'ennesima rivelazione shock: stando a quanto dichiarato dai legali di Apple, nel 2010 l'azienda di Cupertino avrebbe offerto a Samsung un accordo per "sistemare" la vicenda amichevolmente, accordo rispedito al mittente dall'azienda di Seul.

Più precisamente, Apple - viste le somiglianze della linea Galaxy coi propri prodotto iPhone e iPad - avrebbe proposto a Samsung una sorta di licenza d'uso per un corrispettivo annuo stimato in 250 milioni di dollari (30 dollari per ogni smartphone e 40 per ogni tablet venduto da Samsung). I vertici dell'azienda coreana, tuttavia, convinti di non dovere nulla all'azienda di Cupertino rispedirono l'offerta al mittente dando vita, di fatto, ad una guerra legale su scala planetaria.

Secondo alcune stime il processo in corso coinvolgerebbe interessi economici giganteschi superiori ai 2,5 miliardi di dollari. Se i giudici daranno ragione ad Apple, infatti, per l'azienda coreana potrebbero essere guai grossi: oltre a veder bloccati i propri prodotti sul mercato, infatti, l'azienda di Seul potrebbe essere chiamata ad un maxi risarcimento. Per il momento, ovviamente, è ancora troppo presto per fare previsioni circa il verdetto finale che verrà espresso dalla giuria, ma c'è da scommettere che i vertici delle due aziende attenderanno la conclusione del processo col fiato in gola. Dall'esito di questo processo, infatti, potrebbero dipendere - nel bene o nel male - le sorti dei due colossi indiscussi del settore hi-tech.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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