In arrivo i rimborsi per i contrassegni SIAE?

  • Facebook
  • Twitter
  • Linkedin
  • Email

Come è noto a tutti coloro che hanno acquistato legalmente contenuti audio, video e software registrati su supporto magnetico, nel nostro Paese è stato fatto obbligo per anni di apporre su CD e DVD il contrassegno SIAE (Società Italiana Autori ed Editori).

Ciò che forse non è noto, pur essendo ben più grave, è che le aziende distributrici di tali contenuti hanno speso ogni anno milioni di Euro per l'acquisto del poco amato contrassegno; si parla di 70 milioni di Euro sborsati tra i 2000 e il 2007; ora una sentenza potrebbe però spianare la strada ai rimborsi.

Nel novembre del 2007 la Corte di Giustizia dell'Unione Europea aveva dichiarato illegittimo l'obbligo di apposizione del contrassegno; a tale decisione non fece però seguito dalla SIAE anche quella di rimborsare i soldi precedentemente versati dai distributori.

A questo proposito è dovuto quindi intervenire il Consiglio di Stato che, con una sentenza del 2 febbraio scorso, ha stabilito che né la SIAE né il Governo potranno geciderea la destinazione dei soldi pagati per i contrassegni, un giudice terzo potrebbe quindi spianare la stada ai rimborsi.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

Non perderti nessuna news!

I commenti degli utenti

I commenti sono liberi: non è necessario iscriversi per poter commentare su questa pagina. Tutti i commenti, tuttavia, sottoposti alle linee guida di moderazione e prima di essere visibili devono essere approvati da un moderatore.

Oppure leggi i commenti degli altri utenti