Bernabè: i content provider devono pagare per usufruire della Rete!

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Franco Bernabè, Amministratore Delegato di Telecom Italia, ha recentemente parlato in veste di presidente della GSMA, associazione che riunisce circa 800 provider a livello internazionale, esprimendo il suo disappunto nei confronti delle politiche aziendali di alcuni colossi del Web.

A detta di Bernabè, Google, Facebook, YouTube e Skype avrebbero fatto la loro fortuna sfruttando le connessioni e le infrastrutture Web dei diversi paesi, senza però preoccuparsi mai di reinvestire neanche un soldo per il mantenimento e la diffusione della Banda Larga.

Insomma, utilizzando le parole del CEO di Telecom Italia, le quattro principali realtà dell'Internet odierno avrebbero "pranzato gratis" per anni, lasciando ai provider la preoccupazione di affrontare le spese necessarie per il mantenimento delle linee.

Barnabè, noto anche per essersi dichiarato contrario all'abrogazione del famigerato Decreto Pisanu, vorrebbe quindi che anche i grandi del Web partecipassero alle spese; inutile dire che, in una prospettiva del genere, i primi a pagare sarebbero gli stessi utenti.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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