Biden: il nuovo piano immigrazione piace ad Apple e Google

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Nel corso del suo primo giorno di insediamento alla Casa Bianca il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha presentato agli Americani un nuovo piano per l'immigrazione, dimostrando di voler affrontare sin da subito le problematiche connesse a tale fenomeno in modo diametralmente opposto a quello del suo predecessore Donald Trump.

Tra i primi pareri favorevoli al progetto di Biden, nettamente più "aperturista" rispetto al tycoon newyorkese, vi sarebbero stati quelli dei dirigenti di Apple e Google, entrambe aziende che date le loro caratteristiche hanno la necessità di poter attingere ad un bacino più vasto possibile di candidati tra cui scegliere collaboratori per il proprio organigramma.

Regolarizzazione degli immigrati che operano nel settore High Tech e mantenimento del DACA

A soddisfare in particolare le compagnie di Mountain View e Cupertino sarebbe il fatto che il piano immigrazione prevedrebbe anche la regolarizzazione degli immigrati che lavorano nel settore dell'High Tech e provengono da una delle 7 nazioni in cui l'Islam è la religione maggioritaria che Trump aveva inserito in una lista dedicata alle minacce per la sicurezza nazionale.

Grazie a Biden dovrebbe essere preservato anche il cosiddetto DACA (Deferred Action for Childhood Arrivals), osteggiato dalla precedente amministrazione, che consente ai cittadini stranieri giunti negli USA da bambini di studiare, lavorare e pagare le tasse in terra statunitense senza il rischio di essere rimpatriati da un momento all'altro. Oggi il DACA riguarda circa 800 mila persone soprannominate "Dreamers".

Secondo quanto riportato in una lettera inviata a Trump nel 2017 da Mark Zuckerberg, Jeff Bezos, Tim Cook, Sundar Pichai e Satya Nadella, la sospensione del DACA avrebbe potuto portare ad una perdita pari a oltre 460 miliardi di dollari per il PIL (Prodotto Interno Lordo) USA nonché ad un ammanco di quasi 26 miliardi per i programmi di assistenza medica nazionali.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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