Il bilancio del cracking day di Anonymous

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Il bilancio del cracking day di Anonymous

Il 5 novembre del 1605 un soldato britannico sventò un attentato del bombarolo Guy Fawkes, la cui maschera è il simbolo di Anonymous, che aveva piazzato decine di barili di polvere da sparo destinati a far saltare per aria re Giacomo I e i membri del Parlamento riuniti nella Camera dei Lord.

Per questo motivo, la nota crew di hacktivisti è solita celebrare tale data con attacchi destinati a suscitare un certo clamore, quest'anno, tra le vittime eccellenti delle loro violazioni vi sarebbero stati i sistemi informatici e i server di alcuni nomi noti come per esempio quello della Coca Cola e di Imageshack.

Sarebbero state poi segnalate delle incursioni dirette contro il servizio per le transazioni monetarie on-line PayPal (che, secondo indiscrezioni, avrebbe portato alla violazione di oltre 27 mila account) e della nostrana Telecom Italia.

Ma nonostante le incursioni siano state denunciate puntualmente su Twitter, i portavoce di Anonymous non avrebbero rivendicato ufficialmente alcuna delle azioni addebitate alla crew, anzi, la responsabilità di tali atti sarebbe stata imputata a crackers indipendenti.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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