Cassazione: rimborsi per chi non vuole Windows sul PC

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Cassazione: rimborsi per chi non vuole Windows sul PC

I giudici della Corte di Cassazione avrebbero stabilito che un consumatore dovrebbe avere il diritto ad un rimborso nel caso in cui acquisti un PC con il sistema operativo Windows preinstallato ma non desideri né tale software né la relativa licenza.

La sentenza chiuderebbe una diatriba legale tra un informatico di Firenze e il colosso multinazionale Hewlett-Packard, la vicenda avrebbe avuto origine nel tecnologicamente lontano 2010 attraversando negli anni tutti i gradi di giudizio previsti dalla legislazione nostrana.

In sostanza, la HP avrebbe sostenuto fin dall'inizio di non poter separare commercialmente il software (Windows) dall'hardware (il Pc), ma ad ogni pronunciamento dei giudici le sarebbe stato dato torto, non avrebbe fatto eccezione il ricorso in Cassazione.

Riscontrata l'ingiustificabilità dell'obbligo di acquistare (e quindi di pagare) insieme al proprio computer una piattaforma non richiesta, i giudici avrebbero deciso di accogliere la domanda di rimborso pari a 140 euro formulata dalla controparte vincente.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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