La Cina blocca la keyword "Egitto"

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Le recenti rivolte di piazza che stanno interessando il Nord Africa preoccupano la comunità internazionale, ma preoccupano ancora di più quegli stati dove la libertà di pensiero e le iniziative a carattere popolare non sono mai state particolarmente gradite.

Così, se da una parte il Governo Egiziano ha deciso di impedire l'accesso ad Internet a tutti i cittadini del suo paese, i solerti funzionari del Regime Cinese non hanno voluto essere da meno, per questo motivo la keyword "Egitto" risulta inutilizzabile per buona parte degli internauti del grande stato asiatico.

In Cina esiste infatti un servizio molto simile a Twitter, denominato Sina, in cui venivano diffuse anche le notizie relative alle rivolte in Egitto; ora il tutto è stato bloccato e per gli utilizzatori di questa piattaforma non è più possibile accedere alle informazioni sulla rivolta contro Hosni Mubarak.

La preoccupazione è naturalmente quella che un qualsiasi cittadino cinese possa prendere esempio da quanto sta accadendo in Egitto per rivendicare qualche diritto civile; Internet si dimostra ancora una volta uno degli strumenti di libertà più odiati dai regimi anti-democratici.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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