Il Congresso USA accusa le aziende high tech cinesi

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Alcuni esponenti del Congresso statunitense avrebbero puntato il dito contro le aziende cinesi produttrici di componenti tecnologici, soprattutto Huawei e ZTE; questi gruppi costituirebbero a loro parere una minaccia per la sicurezza nazionale, non soltanto dal punto di vista economico.

Huawei e ZTE sarebbero inoltre delle sorvegliate speciali da parte dei servizi segreti USA, in particolare per via del fatto che gli smartphone e i tablet da esse prodotti potrebbero essere stati concepiti con lo scopo di inviare informazioni verso una nazione i cui interessi confliggono con quelli di Washington.

Siamo davanti ad una delle classiche teorie complottistiche da sempre in voga negli USA? Forse, il sospetto è che i dispositvi cinesi possano presto diventare dei "cavalli di Troia" per carpire segreti industriali; ad oggi soltanto il 4% del fatturato della Huawei e non più del 3% della ZTE avrebbero origine in USA.

Considerando il mercato degli smartphone nel suo complesso, dominato per il momento da soluzioni iOS e Android, la ZTE dovrebbe occupare il sesto posto e la Huawei l'ottavo; le accuse del Congresso, quindi, potrebbero nascondere pressioni dei vendor americani per tutelarsi dall'arrembaggio delle tigri asiatiche.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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