Criminalità informatica: in aumento ricatti sessuali, malware e le frodi

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I sistemi informatici del Vecchio Continente sarebbero sempre più coinvolti in attacchi scatenati da utenti malintenzionati, a confermarlo sarebbe un report presentato nelle scorse ore Bruxelles dal direttore del Centro per il Cybercrimine Europeo (Ec3) Troels Orting.

Spagna, Paesi Bassi, Gran Bretagna, Germania e (per una volta) Italia sarebbero attualmente tra le nazioni più attive nel fronteggiare la criminalità telematica, tra le polizie di questi stati vi sarebbe infatti un frequente scambio di informazioni utili per reprimere tale fenomeno.

Nello specifico, le nostre forze dell'ordine, che agiscono in seno all'Europol per la lotta al Cybercrimine, avrebbero dato il loro contributo per il completamento di ben 57 operazioni di polizia internazionale, di queste 19 si sarebbero concluse con lo smantellamento di un network criminale.

Purtroppo sarebbero però in crescita proprio i reati peggiori tra quelli perpetrabili attraverso la Rete dati, fra di essi vi sarebbero per esempio i ricatti sessuali a danno dei minori, la diffusione di malware finalizzati alla frode e il riciclaggio di denaro sporco.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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