E' crisi per l'Information Technology in Italia

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Non sono particolarmente incoraggianti i dati registrati dall'ultima rilevazione dell'Assinform sullo stato dell'Information Technology nel nostro Pese: il settore non cresce, la crisi sarebbe tutt'altro che finita e le prospettive per il futuro non sembrano essere caratterizzate dal segno "+".

I numeri al momento parlano chiaro: una crescita (o meglio, una decrescita) pari al -1,3% nel corso dei primi tre mesi dell'anno corrente farebbe pensare che le precedenti previsioni di un ritorno al segno "+" entro la fine dell'anno sarebbero da considerare ottimistiche. La previsione migliore è quella della stagnazione se non addirittura di una diminuzione del giro d'affari del settore!

Il clima di incertezza danneggerebbe in particolare le piccole e medie imprese dell'IT riflettendosi sugli ordinativi che continuerebbero a diminuire; si intravede però qualche spiraglio per quanto riguarda il comparto software che cresce di un risicato 0,4%.

Il settore dell'Information Technology in Italia può al momento contare unicamente sulle proprie energie, all'orizzonte non si intravede infatti alcuna iniziativa politica tesa a migliorare la situazione esistente e a stimolare l'innovazione.

A rendere il boccone ancora più amaro è il raffronto col resto dell'Europa (lasciamo stare di fare azzardati paragoni con gli USA dove la Rete sta vivendo un periodo di euforia senza precedenti): l'Italia è tra i fanalini di coda quanto allo sviluppo delle nuove tecnologie dell'innovazione segnando posizioni di arretratezza, rispetto alla media europea, su quasi tutte le voci legate al mercato IT:

 Europa (27)Italia
PMI che vendono online13,4%3,8%
Imprese che acquistano online26,4%16,5%
Popolazione che usa Internet53,1%45,7%
Popolazione che usa servizi di online banking36,0%17,6%
Cittadini che usano servizi di eGovernment31,7%17,4%
Famiglie con accesso a banda larga60,8%48,9%
Famiglie con accesso a Internet70,1%59,0%
Popolazione che acquista online40,4%14,7%
Fatturato imprese attraverso l'eCommerce13,9%5,4%

L'arretratezza del nostro paese è evidente e, purtroppo, il gap con il resto del continente sembra difficilmente recuperabile nel breve periodo. In Italia urge un'agenda digitale in cui fissare i passi da seguire per lo sviluppo di Internet in questo benedetto paese: "La declinazione dell'Agenda digitale europea in chiave nazionale - ha concluso Paolo Angelucci, presidente di Assinform - è una strada che non può essere più elusa o rimandata".

Fonte dati: EC, Digital Agenda Scoreboard (31 maggio 2011)

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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