Decreto del Fare: dubbi sul Wifi libero

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Quello che è stato battezzato con il nome di "Decreto del Fare" (decreto legge n. 69 del 21 giugno 2013) è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale con tutte le 80 misure previste per il rilancio economico della Penisola; ma la formulazione resa nota si sarebbe rivelata differente da quella attesa.

A suscitare qualche perplessità sarebbe stato ad esempio l'articolo 10, quello riferito all'annosa questione del "Wifi libero", in esso infatti verrebbe specificato che l'offerta per l'accesso ad internet al pubblico è da considerarsi libera e non vincolata alla identificazione degli utilizzatori.

A mancare sarebbe però un riferimento al WiFi per quanto riguarda l'offerta di accesso alla Rete da parte di gestori di attività commerciali, l'impressione è che l'articolo si occupi esclusivamente dei provider e non dei soggetti terzi che forniscono connettività al pubblico tramite i propri terminali.

Sempre secondo quanto disposto, rimarrebbe l'obbligo da parte dei gestori di rendere tracciabili i collegamenti tramite MAC address, nel contempo però non sarebbe stata specificata alcuna figura di gestore, elemento che sicuramente non mancherà di generare rischiose ambiguità.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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