Genitori contro gli acquisti in-App su Google Play

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Ilana Imber-Gluck è il nome della madre statunitense di due bambini di 4 e 5 anni ai quali ha avuto la (piccola) sventura di lasciare il proprio tablet per una sessione di gioco con "Marvel Run Jump Smash!"; tale decisione le sarebbe costata 65,95 dollari.

Niente di particolarmente grave, ma l'entità del danno sarebbe potuta essere ben più alta, questo perché la donna aveva rivelato la propria password su Google Play ai pargoli in modo che potessero eseguire una piccola spesa, ciò senza sapere che questi avrebbero avuto a disposizione ben 30 minuti per comprare qualsiasi cosa.

In pratica il market place di Mountain View sarebbe organizzato in modo da non richiedere le credenziali degli utenti per ogni spesa effettuata, una volta comunicata una password questa permetterebbe di proseguire nello shoppig virtuale per l'intera mezz'ora successiva.

A questo punto la signora Imber-Gluck starebbe chiamando a raccolta il maggior numero possibile di genitori vittime dello stesso suo disagio, l'idea sarebbe quella di scatenare una Class Action contro Big G accusata di essere consapevole dei potenziali pericoli insiti negli acquisiti in-App.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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