Giornalismo e media digitali, una professione che cambia

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La Oriella PR Network ha recentemente presentato i risultati di una ricerca intitolata "Digital Journalism Study" e volta a registrare quali siano i più importanti cambiamenti che hanno coinvolto le redazioni delle testate di informazione con l'avvento dei medi digitali.

La rilevazione è stata condotta interrogando un campione composto da circa 550 professionisti distribuiti in 15 diversi paesi, le domande hanno riguardato le modalità di raccolta e diffusione delle notizie in presenza di strumenti che vanno dai motori di ricerca allo streaming e dai social network ai blog.

Le posizioni dei giornalisti sarebbero attualmente meno "conservatrici" di quanto non ci si potrebbe aspettare, soprattutto se si pensa che circa il 20% di essi avrebbe affermato che il cosiddetto "citizen journalism" godrebbe della stessa attendibilità delle classiche agenzie di stampa.

L'affidabilità delle fonti rimarrebbe comunque un'esigenza prioritaria, per cui circa un quarto degli intervistati avrebbe ammesso di effettuare almeno quattro diverse verifiche prima di diffondere una notizia; più di un terzo del campione avrebbe giudicato il proprio lavoro migliorato grazie a media digitali e dispositivi mobili.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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