Google: algoritmi predittivi per identificare i focolai di COVID-19

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Google: algoritmi predittivi per identificare i focolai di COVID-19 © Pixabay

Secondo i risultati di una ricerca pubblicata nei giorni scorsi dal Mayo Clinic Proceedings le ricerche su Google potrebbero fornire un aiuto importante nell'identificazione dei focolai di COVID-19, ad oggi esisterebbe infatti una forte correlazione tra le keyword utilizzate per la formulazione delle query e la diffusione del contagio in determinate aree.

A permettere tale conclusione sarebbe uno studio effettuato su Google Trends, l'indice della piattaforma che consente di accedere alle parole chiave e agli argomenti maggiormente oggetto di ricerca in un dato periodo. Le informazioni contenute in quest'ultimo potrebbero essere utilizzate infatti per alimentare algoritmi predittivi con cui segnalare la possibile formazione di focolai fino a 16 giorni prima della loro manifestazione.

La ricerca di parole chiave specifiche permetterebbe di individuare aree geografiche in cui si sta diffondendo il virus

Nello specifico le keyword e le query su cui dovrebbe concentrarsi maggiormente l'attenzione, sono le seguenti: "mascherina", "anticorpo", "sintomi del coronavirus", "sintomi del COVID", "Lysol", "controllo dello stimolo COVID", "perdita olfatto", "vaccino contro il coronavirus", "centro di test per il coronavirus" nonché "tosse", "mal di gola", "affaticamento" e "mancanza di respiro" utilizzate in combinazione.

Sempre secondo i ricercatori l'analisi di un ventaglio più ampio di parole chiave potrebbe portare a previsioni ancora più precise, nello stesso modo bisognerebbe tenere conto del fatto che con il tempo le keyword utilizzate dagli utenti potrebbero cambiare e, di conseguenza, gli algoritmi predittivi dovranno essere continuamente aggiornati e "allenati".

Le ricerche basate sulla query "sintomi di coronavirus", ad esempio, sarebbero aumentate notevolmente circa 2 settimane prima dell'ufficializzazione dei primi casi di COVID-19 negli Stati Uniti, nello stesso modo l'incremento delle ricerche basate sulle chiavi precedentemente citate permetterebbe di stimare anche quello che potrebbe essere il livello di diffusione in una regione specifica.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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