Google, Apple, Adobe e Intel risarciscono i dipendenti

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Nel 2011 ben 64 mila lavoratori della Silicon Valley si unirono in una causa legale intentata contro alcuni colossi dell'high tech tra i quali anche Mountain View, la Casa di Cupertino, Adobe e Intel; queste ultime sarebbero state accusate di aver formato un cartello attraverso il quale accordarsi per calmierare le retribuzioni dei dipendenti.

Inizialmente la richiesta di risarcimento presentata da quella che si riteneva la parte lesa sarebbe ammontata a ben 3 miliardi di dollari, ora, un accordo extragiudiziale avrebbe permesso di mettere la parola fine alla diatriba grazie ad una proposta pari a 415 miliioni di dollari da parte delle multinazionali chiamate in causa.

A tal proposito si protrebbe ricordare che lo scorso hanno le controparti sarebbero state molto vicine ad una conciliazione per la somma di 324 milioni di dollari, i legali dei denuncianti, convinti a ragione di poter ottenere un risarcimento più elevato, si sarebbero però opposti determinando un altro anno di attesa prima della conclusione della vicenda.

Sostanzialemente, e con il benestare del tribunale, ogni lavoratore coinvolto dovrebbe ricevere una somma di poco inferiore ai 6 mila dollari; da notare che la corte sarebbe intervenuta direttamente per modificare la percentuale spettante agli avvocati che si dovranno "accontentare" di 41 milioni di dollari contro gli 81 inizialmente richiesti.

Grazie a questo accordo si eviteranno ulteriori strascichi giudiziari che avrrebbero potuto gettare un'ombra sulle pratiche di assunzione dei grandi della tecnologia, non si dimentichi infatti che alcune delle aziende citate sono considerate dai professionisti come le realtà più ambite in cui trovare un'occupazione.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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