Google dice basta: Cina addio!

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Sembrerebbe proprio finita l'epoca della passiva accettazione della censura imposta dal governo cinese, con la conseguente e definitiva uscita di scena del pluri-filtrato Google.cn il cui traffico, in questi giorni, è stato reindirizzato sul sito di Hong Kong (Google.com.hk) da cui è possibile accedere a contenuti in lingua cinese senza alcun filtro.

La mossa, clamorosa, costituisce la premessa della chiusura definitiva delle attività cinesi del motorone di ricerca, chiusura che dovrebbe concretizzarsi entro il prossimo 10 Apriie.

La decisione sembra essere il frutto di una serie di eventi (tra cui l'arcinoto attacco ad opera di cracker cinesi e l'impossibilità di instaurare un dialogo col governo di Pechino) che hanno indotto il board di Google a prendere una decisione drastica accettando, quale inevitabile conseguenza, una perdita di profitti di circa 600 milioni di dollari l'anno.

Ovviamente il governo cinese si è subito mosso criticando aspramete la decisione di Google e mettendo immediatamente all'opera la formidabile squadra censoria del governo di Hu Jintao che pare abbia già bloccato numerose query e si appresti a spegnere la luce su tutti i servizi di BigG.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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