ISP e P2P, la situazione in Italia

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Secondo una recente rilevazione operata dalla Measurement Lab (società che ha Mountain View tra i suoi partner), l'Italia sarebbe uno dei paesi in cui gli Internet Service Provider operano in modo meno intrusivo contro il traffico generato dal file sharing e in particolare dal protocollo BitTorrent.

Su questo versante, le nazioni in cui gli ISP agirebbero più pesantemente per regolare la disponibilità di banda destinata al P2P sarebbero la Gran Bretagna e il Canada; in questi due paesi il traffico considerato "anomalo" verrebbe infatti limitato anche del 75%.

A sorpresa, tra le nazioni maggiormente impegnate nel guastare la festa agli sharers non vi sarebbero gli Stati Uniti, ciò sarebbe dovuto in particolare ad una normativa della Federal Communications Commission che in pratica impedirebbe controlli troppo fiscali sul traffico in entrata.

Molto severe le normative a riguardo anche in Germania, paese dove gli ISP limiterebbero almeno una connessione P2P su tre; i dati raccolti evidenzierebbero in particolare il fatto che il controllo dei provider sulla navigazione sarebbe molto più invasivo di quanto non si possa credere.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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