L'equo compenso si estende alle stampanti

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La Corte Europea di Giustizia ha stabilito la legittimità di un eventuale prelievo ("equo compenso") sui prezzi di vendita di PC e stampanti da destinarsi gli autori per la riproduzione di opere senza il necessario consenso; le implicazioni di tale decisione potrebbero influire negativamente sui prezzi di un comparto già afflitto da una pesante crisi.

Infatti, secondo quanto confermato dall'avvocato generale Eleanor Sharpston, gli autori avrebbero diritto ad essere risarciti anche nel caso in cui una riproduzione non autorizzata venga effettuata tramite un qualsiasi computer o attreverso una stampante.

Ora la palla passa ai diversi stati membri, questo perché l'applicazione della direttiva citata spetterà ai vari governi che, se dovessero ritenerlo opportuno, potrebbero anche consentire la creazione di copie ad uso privato bypassando l'applicazione dell'equo compenso.

Quanto stabilito dalla Corte Europea di Giustizia sarebbe la diretta conseguenza di un'istanza presentata dalla società tedesca VG Wort contro alcune delle più importanti case produttrici di stampanti operanti anche all'interno dei confini del Vecchio Continente.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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