L'ITU non piace all'Unione Europea

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L'ITU non piace all'Unione Europea

Qualche giorno fa Google aveva dato vita ad una petizione per richiedere alle Nazioni Unite di non approvare il nuovo regolamento sulla gestione delle comunicazioni telematiche che dovrebbe essere presentato a dicembre durante una conferenza a Dubai.

Nel corso del WCIT (World Conference on International Telecommunications) si dovrebbe infatti discutere di un trasferimento del controllo della Rete mondiale nelle mani dell'ONU tramite un organismo denominato ITU (International Telecommunication Union).

In linea teorica, una responsabilizzazione delle Nazioni Unite nei confronti di Internet sarebbe auspicabile, ma nella dura realtà all'ONU aderiscono anche decine di nazioni i cui governi sarebbero ben lieti di appoggiare mozioni che limitino ulteriormente la libertà di espressione in Rete.

Questa eventualità non incontrerebbe neanche i favori dell'Unione Europea che avrebbe richiesto dei chiarimenti in proposito; l'ONU è un'organizzazione talmente composita che poche decisioni verrebbero prese senza acconsentire a dei compromessi, per cui il Web potrebbe divenire facilmente ostaggio delle inevitabili dinamiche basate sullo scambio di voti.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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