L'UE chiede maggior attenzione per i minori in Rete

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Aumenta il numero dei minori che frequentano la Rete e che lo fanno sempre più precocemente, ma mentre nel caso dei bambini possiamo ormai parlare di "nativi digitali", dall'altra gli adulti non sono sempre in grado di tutelarli contro le possibili insidie del Web.

Per questo motivo la Commissione Europea che si occupa delle nuove tecnologie ha ritenuto necessario richiamare l'attenzione sull'esigenza di un quadro normativo più omogeneo che consenta di difendere i diritti dei minori su Internet nello stesso modo in tutti i paesi della UE.

La Commissione ha fatto riferimento in particolare alla necessità di dotarsi di strumenti per la rimozione immediata di contenuti non adatti ai minori, per una maggiore tutela della privacy e dei dati sensibili in Rete e per una classificazione per età per i videogames on-line.

Ad oggi un bambino europeo inizierebbe a navigare mediamente all'età di 7 anni, mentre ben l'80% dei minori tra i 13 e i 16 anni avrebbero già attivato un profilo sui social network; in un caso su 4 questo profilo sarebbe pubblico.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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