Le major incoraggiavano il P2P?

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Le major incoraggiavano il P2P? © Depositphotos

Joel Tenenbaum è il nome di un cittadino americano che durante lo scorso mese di agosto si è visto recapitare una richiesta di risarcimento pari a 675 mila dollari (circa 470 mila euro) per una condanna dovuta alla violazione della proprietà intellettuale.

Tanenbaum però non ci sta a pagare per una colpa che non ritiene essere la sua, l'uomo chiede infatti di essere riprocessato e accusa le majors della musica e del cinema di essere le prime colpevoli per quanto riguarda la condivisione illegale di contenuti.

Il ragionamento dell'americano è il seguente: se sono le stesse major a disseminare per la Rete materiale protetto da copyright, allora gli utenti potranno risarcirle pagando semplicemente il dovuto e non sanzioni incalcolabili.

Tanenbaum è stato condannato per aver scaricato 30 brani musicali e dovrà corrispondere circa 15 mila euro per ogni traccia contestata, la sua proposta è invece quella di pagare i 99 centesimi previsti per l'acquisto legale di ogni brano.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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