Malware: Italia al secondo posto in Europa

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L'Italia sarebbe il secondo Paese d'Europa più colpito dall'azione dei malware, il trentesimo a livello mondiale. A rivelarlo, una recente rilevazione condotta dai ricercatori della Check Point Software Technologies, azienda che sottolinea quanto il settore mobile abbia influito pesantemente sulla diffusione delle minacce informatiche.

Paradossalmente i malware a creare maggiori preoccupazione sembrerebbero essere quelli più datati e non i nuovi, ciò potrebbe essere dovuto sia ad un sottoutilizzo degli strumenti per la difesa dei sistemi, come per esempio gli antivirus, e sia alla circolazione di numerosi dispositivi non aggiornati e ormai obsoleti dal punto di vista tecnologico.

Tra i malware ancora attivi vi sarebbe per esempio Conficker, una minaccia scoperta nel corso del 2008 che colpisce in particolare gli utilizzatori di Facebook e Skype, ma conta tra le sue vittime anche utenti di servizi per la gestione della posta elettronica quali Gmail e Yahoo Mail. A maggio dell'anno corrente Conficker sarebbe stato responsabile del 14% degli attacchi rilevati.

Da segnalare anche la crescita del trojan Tinba, una minaccia che generalmente si nasconde all'interno di applicazioni ritenute innocue e, quando viene eseguito per sbaglio, cerca di violare i conti correnti. Oggi meno diffuso, ma colpevole di non meno del 9% degli attacchi conteggiati, è Sality, un malware che colpisce i sistemi Windows.

Per quanto riguarda l'ecosistema mobile, Hummingbad si sarebbe rivelato come una delle minacce più pericolose, si tratta infatti di un malware che insida gli smartphone basati sulla piattaforma Android. Tra gli altri malwarer ritenuti più preoccupanti vi sarebbero Iop, anch'esso per il Robottino Verde, e Xcode Ghost, per l'OS mobile della Casa di Cupertino.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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