Manifestazioni per Google in Cina

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Manifestazioni per Google in Cina

I Cinesi non ci stanno a vedere il proprio Web privo del più grande motore di ricerca della Rete; le recenti minacce di abbandono da parte di Google, intenzionata a non cedere alle pressioni del Governo di Pechino, hanno provocato un'ondata di manifestazioni nel paese asiatico.

Google ha deciso di mettere a disposizione il suo motore senza filtri a tutti gli internauti Cinesi in seguito ad alcuni attacchi hacker contro caselle di posta Gmail appartenenti ad attivisti dei diritti civili e aziende tra le quali la stessa Mountain View.

Chiaramente, dato il pesante regime in vigore in Cina, sarebbe impensabile che Google continuasse ad agire senza incorrere nella ire della censura, l'unico effetto di questa iniziativa potrebbe essere l'oscuramento del motore di ricerca e dei relativi servizi.

Dove non può il Regime di Pechino, può però il mercato azionario, operare in Cina per Google vale ben 600 milioni di dollari e le borse hanno reagito malamente alle iniziative di Mountain View bocciando il titolo del colosso di Larry Page e Sergey Brin.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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