Maroni: il P2P non è da condannare

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Maroni: il P2P non è da condannare © Depositphotos

Il Ministro degli Interni Roberto Maroni ha recentemente rilasciato una dichiarazione che non ha incontrato i favori dell'industria musicale: secondo il capo del Viminale scaricare musica tramite canali di Peer to Peer non dovrebbe essere essere considerato necessariamente un atto di pirateria.

Per il Ministro, in Italia la condivisione di file in Rete, anche quando si tratta di contenuti protetti dal diritto d'autore, non sarebbe considerato un reato, non esiste infatti alcuna legislazione in merito, a differenza di quanto accade in altri paesi come per esempio Francia e Gran Bretagna.

Maroni non si è limitato ad esprimere la sua opinione riguardo all'argomento file sharing, ha infatti proposto la creazione di spazi all'interno dei quali permettere lo scambio libero e illimitato di file; per il Ministro il proibizionismo in questo settore sarebbe semplicemente un incentivo per la pirateria.

Non è naturalmente dello stesso parere la FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana), che ha chiesto al Ministro di valutare quale potrebbe essere l'impatto del P2P libero su un'industria che produce posti di lavoro ed entrate fiscali per lo Stato.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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