Microsoft: addio alle password troppo deboli

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Mentre altre aziende sono intensamente impegnate nel proporre soluzioni per l'autenticazione alternative alle tradizionali password, anche la Casa di Redmond avrebbe deciso di dare il proprio contributo alla causa vietando l'utilizzo di credenziali troppo deboli, e quindi facilmente violabili, per l'accesso ai servizi del proprio network.

Il problema della password troppo semplici e per questo motivo pericolose è ancora attualissimo, gli utenti che utilizzano stringhe come "12345" o "iloveyou" (per non parlare di "password") sarebbero numerosissimi e molto spesso questi ultimi adottano la medesima parola chiave per "proteggere" account attivati su diverse piattaforme.

Partendo da questa considerazione gli sviluppatori di Microsoft starebbero progettando di impedire l'impiego di queste stringhe per il login su servizi come per esempio il gestore di posta elettronica Outlook (e le relative email), il servizio per il cloud computing Azure Active Directory e la piattaforma per lo storage remoto OneDrive.

A confermare l'iniziativa sarebbe stato di recente Alex Simons, responsabile della divisione Program Management presso l'azienda capitanata da Satya Nadella; tra le password citate dal dirigente come veri e propri esempi di totale insicurezza vi sarebbero anche "starwars", l'intramontabile "qwerty" e l'improponibile "123456".

L'intenzione dovrebbe essere quella di impedire la registrazione di nuovi account associati a questo tipo di credenziali, nel contempo chi già le utilizza dovrebbe essere presto invitato ad operare un reset e scegliere password più articolate, concepite sulla base di alcuni criteri finalizzati ad rendere più sicuri accessi e dati.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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