Microsoft e il delatore di Google

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Microsoft e il delatore di Google

Un ex dipendente di Google passato alla concorrente software house di Redmond ha inviato una e-mail a tutti i suoi colleghi descrivendo l'ambiente di lavoro a Mountain View come una specie di inferno mascherato da isola di pace. Ne viene fuori un ritratto in forte contrasto con l'immagine di uffici popolati da sorrisi e relax che i dipendenti del super motore di ricerca avevano fatto trapelare fino ad oggi.

I pasti gratis sarebbero una scusa per tenere i dipendenti lontani dalle famiglie, o al limite per scoraggiarli da mettere su una famiglia; la reperibilità richiesta sarebbe di 24h su 24, 7 giorni su 7, chi non finisce un lavoro in ufficio continuerebbe a casa; lo spazio sarebbe poco e molti si troverebbero costretti a lavorare nei corridoi; ai meritevoli sarebbero preferiti i laureati in prestigiose università.

L'e-mail incriminata può essere consultata recandosi su questo blog. Che le circostanze denunciate siano vere o meno non è al momento dato di saperlo. Verità o propaganda della Microsoft?

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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