Nessuna proroga per il Decreto Pisanu?

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Questa volta dovrebbe essere quella buona, infatti, nell'ultimo "milleproroghe" a corredo dell'ennesima manovra finanziaria non dovrebbe esserci alcuna traccia o riferimento al famigerato "Decreto Pisanu" che per tanto tempo è stata una vera e propria "palla al piede" per la diffusione del Wi-Fi in Italia.

Per chi non lo ricordasse, il Decreto Pisanu prevedeva che per l'apertura di un Internet Point all'interno dei confini nazionali fosse necessario richiedere un apposito permesso alla questura, inoltre, tutti gli avventori dovevano essere muniti di documento d'identità da registrare prima della navigazione.

In realtà, tale decreto avrebbe dovuto auto-estenguersi entro il 2008, esso però era stato prorogato più volte rimanendo comunque in vigore con buona pace di un buon senso generale che faticava a valutarne l'utilità percependone soltanto l'aspetto noiosamente burocratico.

Se veramente il Decreto Pisanu dovesse risultare assente dal "milleproroghe", sarebbe finalmente arrivato il momento di lasciarsi alle spalle una norma da molti interpretata come liberticida il cui unico effetto è stato quello di disincentivare numerosi imprenditori dall'aprire un Internet Point.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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