Neutrini superveloci? No, cavo difettoso

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Ci sono scoperte che rivoluzionano la storia dell'uomo, ma la vita è spesso piena anche di grandi delusioni, illusioni che entusiasmano il Mondo scientifico e che non di rado (anche se non sempre) si rivelano spesso frutto di semplici errori di valutazione e di variabili ignorate.

Potrebbe essere il caso di una teoria che rischia di permanere ancora per molto tempo nella fase di semplice ipotesi, cioè qualle secondo la quale i neutrini sarebbero in grado di viaggiare nello spazio ad una velocità superiore a quella della luce.

Secondo quanto avrebbero rivelato i ricercatori del Gran Sasso, gli esperimenti condotti fino ad ora a riprova di tale teoria potrebbero essere stati viziati da un malfunzionamento o da errore nella trasmissione delle informazioni durante l'esecuzione dei test all'interno degli acceleratori.

60 nanosecondi in meno rispetto alla massima velocità conosciuta nell'Universo per percorrere una specifica distanza, sarebbero dovuti non alla dimostrazione di una teoria ma ad una connessione in fibra ottica difettosa o ad un problema a carico del segnale GPS. Una delusione troppo grande per un lasso di tempo così breve.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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