Nuovo sequestro per The Pirate Bay

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La Baia dei Pirati è nuovamente irraggiungibile dall'Italia, almeno teoricamente visto che in Rete già circolano numerose guide ricche di istruzioni per poter accedere, tramite vie traverse, al servizio di condivisione di file Torrent odiatissimo da case discografiche e majors hollywoodiane.

Non è la prima volta che The Pirate Bay viene messo sotto sequestro in seguito ad una sentenza emessa da un giudice delle Penisola; già nel 2008 il Tribunale di Bergamo aveva ordinato il blocco del servizio in seguito all'accusa di favorire la condivisione illecita di contenuti.

Nel 2008 il giudice aveva ordinato di bloccare la Baia dei Pirati tramite l'imposizione di filtri sui DNS (Domain Name System), questa volta il blocco è stato invece effettuato a livello di indirizzo IP e i vari provider sono stati obbligati ad adeguarsi.

The Pirate Bay avrebbe dovuto diventare un servizio per la condivisione di contenuti tramite canali legali (un pò come è successo a Mininova); la scarsa affidabilità degli acquirenti ne ha impedito la mutazione e così il servizio continua a suscitare le ire degli editori.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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