P2P: inchiesta sui tracker privati

  • Facebook
  • Twitter
  • Linkedin
  • Email
P2P: inchiesta sui tracker privati © Depositphotos

Per studiare e scoprire le abitudini dei frequentatori di tracker BitTorrent privati (chiusi alla gran massa dei navigatori), tre ricercatori dell'Università di Rennes si sono "infiltrati" all'interno di questo particolare tipo di reti per il file sharing alle quali è possibile accedere soltanto su invito.

I tracker privati si differenziano da quelli pubblici, come The Pirate Bay, per il fatto di evitare rigorosamente di pubblicizzarsi; i loro frequentatori non desiderano che l'attenzione delle majors si concentri su di loro e per questo scelgono di creare piccole comunità di utenti affidabili.

L'inchiesta ha evidenziato comportamenti molti diversi da quelli in auge nelle reti aperte a tutti; i tracker privati si caratterizzano per un rapporto quasi paritario tra contenuti in upload e in download; chi non rispetta le regole non di rado viene inesorabilmente bannato.

Un'altra delle caratteristiche che sembrano accomunare i tracker privati è quella relativa alla tendenza nella creazione di nicchie; niente contenuti indifferenziati ma scambio di materiali digitali tra appassionati di una medesima materia (un determinato genere di film, di software o di immagini).

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

Non perderti nessuna news!

I commenti degli utenti

I commenti sono liberi: non è necessario iscriversi per poter commentare su questa pagina. Tutti i commenti, tuttavia, sottoposti alle linee guida di moderazione e prima di essere visibili devono essere approvati da un moderatore.

Oppure leggi i commenti degli altri utenti