Pechino non si fida di Bitcoin

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Pechino non si fida di Bitcoin

Bitcoin, la moneta virtuale che nel corso dei mesi ha incrementato (quasi) continuamente il suo valore arrivando a superare i mille dollari, sarebbe al centro di un'ondata speculativa impressionante, tanto da preoccupare le autorità economiche cinesi.

I responsabili della Banca centrale di Pechino avrebbero definito la valuta creata da Satoshi Nakamoto "troppo insicura", questo perché mancando ancora lo status di conio in corso ufficiale (come accade per le varie monete nazionali) essa non sarebbe sottoposta ad un'attività di controllo.

Un'altra preoccupazione da parte del Governo cinese farebbe riferimento alle attività di riciclaggio, l'anonimato garantito dai sistemi che regolano le transazioni effettuate tramite Bitcoin porrebbe numerose perplessità dal punto di vista del rispetto della legalità.

Nata proprio per garantire maggiore sicurezza negli spostamenti di moneta in Rete, Bitcoin starebbe diventando attualmente una reltà di difficile gestione per la quale le aspirazioni di profitto immediato degli operatori economici si scontrarebbero con i richiami alla prudenza delle istituzioni bancarie.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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