La pirateria fa i soldi con i contenuti Premium

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La pirateria fa i soldi con i contenuti Premium © Depositphotos

Un recente studio pubblicato dalla Digital Citizens Alliance evidenzierebbe quelle che attualmente dovrebbero essere le maggiori fonti di profitto per la pirateria digitale su Internet: innanzitutto la pubblicità online, ma in secondo luogo anche svariate formule per l'abbonamento.

La diffusione di servizi premium illegali si starebbe facendo sempre più preoccupante, le stime infatti parlerebbero di tariffe di poco superiori ai 10 dollari al mese grazie alle quali fruire senza limiti di migliaia di contenuti protetti da copyright

Giusto per fare "i conti in tasca" ai vari Cyberlocker, ad oggi tra di essi il più remunerativo sarebbe 4Shared con 11 milioni di dollari in entrate annuali, seguito da Mega (di Kim Dotcom) con poco più di 5.3 milioni e da Uploaded con 5.1 milioni di dollari.

Considerando i primi 15 Cyberlocker al Mondo, soltanto ZippyShare (con ben 18 milioni di utenti unici mensili) non proporrebbe formule premium, mentre il loro giro d'affari annuo complessivo si aggirerebbe sui 44.5 milioni di dollari annui con una media di 2.9 milioni per piattaforma.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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