La polizia giapponese chiede il blocco di TOR

  • Facebook
  • Twitter
  • Linkedin
  • Email

La polizia giapponese avrebbe richiesto ai provider del sol levante di approntare volontariamente un sistema per il blocco di TOR (The Onion Router), considerato uno dei sistemi più diffusi per la protezione dell'anonimato in Rete.

Secondo quanto recentemente dichiarato dai portavoce delle forze dell'ordine nipponiche, TOR sarebbe una darknet utilizzata diffusamente per svariate attività criminali come per esempio le truffe telematiche e le mai sufficientemente arginate minacce anonime tramite Internet.

Nello specifico però la polizia avrebbe richiesto di bloccare le connessioni nascoste dietro TOR quando quest'ultimo viene utilizzato per la perpetrazione di reti; ma quali potrebbero essere le modalità per la distinzione delle tipologie di attività in un contesto anonimo?

TOR non viene impiegata soltanto da utenti impegnati in azioni di file sharing o da hacker malevoli, ma sarebbe uno degli strumenti più utilizzati dai giornalisti e dai blogger che operano in aree critiche dove la circolazione delle notizie è sottoposta a severe censure di regime.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

Non perderti nessuna news!

I commenti degli utenti

I commenti sono liberi: non è necessario iscriversi per poter commentare su questa pagina. Tutti i commenti, tuttavia, sottoposti alle linee guida di moderazione e prima di essere visibili devono essere approvati da un moderatore.

Oppure leggi i commenti degli altri utenti