Quando Intel non credeva nell'iPhone

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Quando Intel non credeva nell'iPhone © JiahuiH (Flickr)

Da alcuni giorni Paul Otellini non è più il CEO del chipmaker Intel, dopo una carriera costellata da grandi successi il dirigente ha deciso di rivelare alcuni retroscena che, nel bene e nel male, hanno condizionato i destini dell'azienda da lui capitanata.

Tra i "passi falsi" della Intel vi sarebbe stato per esempio il rifiuto di accordare le proprie forniture di silicio alla Apple per la realizzazione del processore destinato all'iPhone; un errore dovuto in pratica a valutazioni sbagliate riguardanti il potenziale dei dispositivi mobili.

In pratica la Intel sarebbe stata vittima di previsioni nelle quali le vendite dell'iPhone risultavano sottostimate, esse non sarebbero risultate sufficientemente ottimistiche per un colosso che lavora (e in particolare guadagna) soltanto sulla base di grandi volumi.

Un altro grave errore della Intel, sempre riguardante i dispositivi mobili, sarebbe stato lo scarso coraggio dimostrato nello scommettere sulle architetture ARM; la proprietà intellettuale di queste ultime venne infatti ceduta dimostrando scarsa lungimiranza.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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