RapidShare si schiera contro la pirateria

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RapidShare, uno dei più noti servizi on line per la condivisione di contenuti tra utenti, non gradirebbe di essere omologato ad altre piattaforme che hanno avuto un peggior destino come Megauplod, Megavideo o The Pirate Bay; per questo motivo i suoi gestori avrebbero prodotto un manifesto contro la pirateria.

A stupire sarebbe in particolare il contenuto particolarmente aggressivo delle norme contenute all'interno del manifesto, in esso viene sostenuto per esempio il principio della presunzione di colpevolezza nella gestione degli account sospettati di condivisione illecita.

In pratica, secondo quanto dichiarato, un utente dovrebbe essere considerato responsabile di aver piratato dei contenuti fino a quando questo non sarà in grado di dimostrare il contrario, per tale motivo un account "sospetto" doverebbe essere rimosso anche in seguito ad una semplice segnalazione.

Il manifesto, rivolto in pratica a tutti i Cyberlocker tuttora operanti, inviterebbe anche ad inserire nelle clausole d'utilizzo la possibilità da parte dei gestori di effettuare ispezioni a carico dei contenuti condivisi; gli stessi servizi per lo storage on line dovrebbero quindi diventare i primi avversari del file sharing illegale.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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