Il real time uccide il P2P

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Il real time uccide il P2P © Depositphotos

Chi l'avrebbe detto che un giono si sarebbero celebrate le esequie del file sharing? I tempi cambiano e cambiano anche le tecnologie on line preferite dagli utenti, così lo streaming sta velocemente e inesorabilmente sottraendo traffico ad un P2P al tramonto.

Secondo una ricerca recentemente effettuata da Sandvine su un campione composto da 24 milioni di internauti, l'utenza si rivolgebbe sempre più spesso a servizi di trasmissione in tempo reale, lo testimonia il recente successo di un concerto/lancio degli U2 su YouTube.

L'imperativo è naturalmente quello del moderno "Tutto e subito", il P2P, che nonostante i progressi della connettività richiede ancora tempi lunghi per il download dei contenuti, non rispetta questa ferrea legge che fa spingere l'accelleratore sull'entertainment on demand.

Lo streaming in real time rappresenterebbe in media il 26,6% del traffico generato quotidianamente in Rete; anche Facebook farà presto la sua parte in questo ambito settore trasmettendo a breve un concerto dei Foo Fighters.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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