Respinti i ricorsi sull'equo compenso

  • Facebook
  • Twitter
  • Linkedin
  • Email
  • CommentaScrivi un commento
  • ForumDiscuti sul forum
  • PrecedenteAndroid: dopo Jelly Bean arriverà Key Lime Pie
  • SuccessivoCrowdFundMe raccoglie capitali online per le startup

Il TAR del Lazio ha respinto nelle scorse ore tutti e otto i ricorsi presentati contro il famigerato decreto Bondi, una norma che ha introdotto il meccanismo dell'equo compenso sul prezzo dei supporti per la memorizzazione come per esempio i DVD, i flash drive USB e le SD Card.

L'equo compenso, che poi altro non è se non una tassa, si basa su un principio abbastanza discutibile: visto che un supporto per l'archiviazione potrebbe essere utilizzato per la copia di contenuti protetti da copyright, allora sarebbe giusto aumentarne il prezzo a scopo risarcitorio.

Ci si aspettava che il Tribunale Amministrativo laziale avrebbe se non altro rimesso in discussione la liceità di tale balzello; ciò però non è avvenuto: l'equo compenso è stato considerato invece come un'imposta necessaria per tutelare tutti gli interessi in gioco.

Da notare che i ricorsi erano stati presentati da alcuni nomi noti dell'alta tecnologia tra cui anche Apple ed il colosso sud coreano Samsung; a favore del mantenimento dell'attuale normativa era, invece, la SIAE che da tempo sostiene la necessità di bilanciare gli interessi degli utenti con quelli dei produttori di contenuti

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

Non perderti nessuna news!

I commenti degli utenti

I commenti sono liberi: non è necessario iscriversi per poter commentare su questa pagina. Tutti i commenti, tuttavia, sottoposti alle linee guida di moderazione e prima di essere visibili devono essere approvati da un moderatore.

Oppure leggi i commenti degli altri utenti