Scuola: l'informatica non è più una priorità

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"Ci auguriamo che anche il laboratorio di informatica possa trovare spazio tra le attività, anche se vorrà convenire che esso non costituisce, soprattutto nella scuola primaria, un insegnamento prioritario.", questa la parte più preoccupante (è proprio il caso di dirlo) della risposta alla Faq numero 23 della guida alla riforma scolastica pubblicata sul sito del Ministero della Pubblica Istruzione.

Il succo della questione è in pratica il seguente: i finanziamenti pubblici destinati alla scuola, a partire dalle primarie, saranno interessati da pesanti tagli, tutti gli insegnamenti ritenuti non indispensabili saranno quindi garantiti soltanto nel caso in cui avanzassero delle risorse dopo aver affrontato le spese necessarie per il sostentamento degli insegnamenti considerati prioritari.

Apprendiamo quindi che, per il Ministro Gelmini, l'informatica è da ritenersi ancora oggi (in epoca di Web 2.0 e social network) una materia accessoria anzi, per essere ancora più precisi, secondaria.
Chi scrive, ha frequentato nel lontanissimo 1983 (molti dei lettori di questa news probabilmente non erano neanche nati!) un corso di informatica in terza elementare; nel 2009 molti bambini non avranno probabilmente la stessa fortuna.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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