Strongbox: l'anonimato secondo The New Yorker

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The New Yorker, uno dei portali di informazione più frequentati della Rete, ha lanciato la piattafoma Strongbox che dovrebbe consentire agli utenti di inviare file rimanendo completamente anonimi; una volta trasmesso un leak questo non potrà essere utilizzato per risalire al mittente.

Strongbox

Il servizio basa il suo funzionamento sulla nota rete TOR (The Onion Router), ad oggi probabilmente l'unico network per l'anomizzazione sufficientemente affidabile, essa sarebbe stata scelta perché già abbondantemente testata in numerosi altri progetti.

Gli utilizzatori potranno caricare i propri file tramite Strongbox e questi giungeranno (crittografati) ad un server esterno che nulla ha a che fare con le infrastrutture telematiche di The News Yorker; a questo punto si potrà procedere al ritiro dei documenti senza rischi per l'"informatore".

E' da segnalare che quello di Strongbox non è un progetto completamente originale, ma parte da un'idea sviluppata da Aaron Swartz, programmatore scomparso tragicamente pochi mesi fa, che aveva implementato un sistema per la comunicazione anonima di informazioni alla Stampa.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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