Tramonta il P2P ma non la pirateria

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Tramonta il P2P ma non la pirateria

Il tempo delle applicazioni per il file sharing tramite P2P sembra ormai finito, andati in pensione o quasi programmi come Emule e i vari client BitTorrent, ora primeggiano le piattaforme per lo storage con funzioni per la trasmissione in streaming

Rapidshare, Megauplod, MegaShare e compagni hanno scavato la fossa a Limeware mentre uTorrent e Vuze faticano a tenere il passo con una Rete dove anche aspettare la fine di un download è diventata una perdita di tempo; le majors hanno nuovi nemici con cui fare i conti.

Fred Huntsberry, uno degli uomini di punta della Paramount, ha recentemente puntato il dito contro i servizi per l'archiviazione remota e per lo streaming digitale, un avversario che, a differenza dei programmi per il file sharing, appare incontrollabile.

Nel corso della sua dichiarazione Huntsberry ha affermato che in molti casi le piattaforme per lo streaming illecito risultano tecnicamente migliori di quelle messe a disposizione dalle majors; difficilmente quindi gli utenti saranno disposti a pagare per ciò che possono già fruire gratuitamente.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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