Troppo sesso on-line per gli adolescenti

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Troppo sesso on-line per gli adolescenti

Il sessuologo Maurizio Bini, direttore del Centro Riproduzione e del Centro dell'Osservatorio nazionale sull'identità di genere all'Ospedale Niguarda di Milano, è intervenuto alla presentazione del congresso nazionale del Simpef (Sindacato pediatri di famiglia) parlando del rapporto tra adoscescenti e sesso on line.

Attualmente, circa il 74% degli adolescenti maschi e il 37% delle femmine ricorrerebbe alla Rete per fare sesso, fruire di contenuti a carattere sessuale, informarsi sul sesso o andare alla ricerca di un partner; comportamenti dei quali i genitori sarebbero nella maggior parte dei casi ignari.

Un fenomeno in rapida diffusione (e che non mancherebbe di creare qualche preoccupazione) sarebbe quello del sexting, esso in pratica consiste nell'inviare SMS, MMS o utilizzare altri canali per la messaggistica al fine di condividere testi e immagini dai forti contenuti sessuali.

Uno su quattro tra gli adolescenti che praticano il sexting avrebbe l'abitudine di inviare proprie immagini a più persone, non di rado semi sconosciute, ciò li esporrebbe a pericoli reali che, se non scongiurati, potrebbero trasformarsi in drammi capaci di segnare un'intera esistenza.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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