USA: l'indirizzo IP non è un dato personale

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Un tribunale degli Stati Uniti ha messo la parola fine ad un contenzioso che vedeva una nutrita schiera di cittadini statunitensi protagonisti di un contenzioso contro la Microsoft. Secondo la sentenza della Corte l'indirizzo IP non costituisce un dato personale.

Quindi, basandosi sulla decisione del giudice, raccogliere e memorizzare in Rete indirizzi IP di per sè non costituirebbe una violazione della privacy degli utenti, si tratterebbe infatti di dati in grado di identificare una macchina ma non certo la persona che la sta utilizzando.

La class action contro Redmond era cominciata nel 2006 quando un gruppo di utenti aveva deciso di chiedere un pronunciamento da parte del tribunale rigurado al WGA (Windows Genuine Advantage), il sistema che controlla la validità della copia di Windows utilizzata tramite una determinata postazione.

Richard Jones, giudice della corte federale della città di Seattle, ha infine deciso che il caso dovesse essere archiviato con una decisione sostanzialemente a favore di Microsoft; il WGA potrebbe essere considerato come lesivo della privacy solo se fosse in grado di raccogliere dati relativi alla sfera personale degli utenti.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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