USA: norme più severe per la privacy dei bambini in Rete

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La FTC (Federal Trade Commission) degli Stati Uniti ha deciso di aggiornare le normative a tutela della privacy dei bambini in Rete, le modifiche effettuate si sarebbero rese necessarie per un adattamento dei regolamenti alle mutazioni di un Web che diventa sempre più mobile e sociale.

Va detto che gli aggiornamenti apportati, per quanto più vincolanti per i produttori di contenuti, sarebbero comunque meno radicali di quanto inizialmente previsto; l'idea poi non approvata dalla FTC era infatti quella di rendere i motori di ricerca (come Google) e i social network (come Facebook), direttamente responsabili per eventuali violazioni.

In pratica ora sia i siti Web che le Apps per i dispositivi mobili dovranno ottenere un'autorizzazione esplicita da parte dei genitori prima di poter utilizzare i contenuti postati dai figli se under 13; contestualmente madri e padri dovranno poter sempre tracciare l'attività on line dei loro bimbi.

Sarebbe stato comunque specificato che le piattaforme non potranno essere ritenute responsabili per i contenuti di terze parti ospitati, per cui, ad esempio, sarà l'inserzionista che opera su Facebook a rispondere di possibili violazioni della privacy e non il social network stesso.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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