USA: la pirateria non danneggia il cinema

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Secondo un recente studio effettuato dai ricercatori della University of Minnesota, negli Stati Uniti l'effetto della pirateria a carico dell'industria cinematografica sarebbe praticamente irrilevante; il P2P non svuoterebbe quindi le sale né influirebbe sul numero di biglietti venduti.

I risultati di tale ricerca non dimostrerebbero però che la pirateria sia innocua per le casse delle majors, infatti, a fronte di una situazione stabile negli Stati Uniti, il file sharing contribuirebbe invece a sfoltire le file presso i botteghini dei paesi esteri.

Nel complesso, i canali BitTorrent causerebbero una diminuzione del 7% nella vendita dei biglietti al di fuori dei confini USA, questo fenomeno sarebbe però dovuto al fatto che i film trasmessi nelle sale americane arrivano in quelle degli altri paesi soltanto dopo alcuni mesi.

Stando così le cose, si potrebbe ipotizzare che nuove modalità distributive legali potrebbero limitare il fenomeno della pirateria anche al di fuori degli Stati Uniti, in questo caso proprio il Web, spesso visto come un "nemico" dalle case cinematografiche, potrebbe rivelarsi un prezioso alleato.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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