USA: WiFi a scrocco per un Americano su tre

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Secondo un recente rapporto commissionato dalla WFA (Wi-Fi Alliance) e condotto da Wakefield Research, circa il 32% degli utenti statunitensi si dedicherebbe quando può allo scrocco di connessione WiFi appena trova un canale libero; la mania dello "scrocco" sembra tutt'altro che tramontata.

Il dato si rivela preoccupante in quanto è in crescita, infatti, la percentuale degli "scrocconi" sarebbe salita del 18% rispetto a quella rilevata nel 2008 durante una ricerca analoga; le implicazioni a livello di sicurezza sono chiare, ma buona parte della responsabilità dovrebbe essere addebitata agli stessi utenti.

Che il WiFi, per quanto diffusissimo, venga visto con diffidenza dagli utenti statunitensi, lo rivela in particolare un dato: il 42% di essi si fiderebbe di più a prestare ad estranei le chiavi della propria abitazione piuttosto che le chiavi di accesso alla propria connessione.

Curiosamente, dalla ricerca emerge una diffusa consapevolezza dei rischi correlati ad una scarsa protezione delle connessioni domestiche o lavorative, per contro, questa consapevolezza non sembra tradursi in adeguati provvedimenti per limitare il raggio d'azione degli scrocconi.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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