WebRTC "promosso" a standard per il web

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WebRTC "promosso" a standard per il web

Il W3C (World Wide Web Consortium) e l'IETF (Internet Engineering Task Force) hanno reso noto che WebRTC (Web Real-Time Communications) è divenuto ufficialmente una tecnologia standard per Internet.

The World Wide Web Consortium (W3C) and the Internet Engineering Task Force (IETF) announced today that Web Real-Time Communications (WebRTC), which powers myriad services, is now an official standard, bringing audio and video communications anywhere on the Web.

Tale decisione è stata dettata anche dal fatto che questa soluzione è ormai diffusamente utilizzata per le comunicazioni online e i servizi di collaborazione da remoto tramite chat audio/video, servizi che nell'ultimo anno - a causa della pandemia - hanno registrato un'impennata significativa.

Cos'è WebRTC

Per chi non sapesse cos'è WebRTC riporto un estratto dal sito webrtc.org in cui viene spiegato egregiamente in cosa consiste questa tecnologia:

Con WebRTC, puoi aggiungere funzionalità di comunicazione in tempo reale alla tua applicazione che funziona su uno standard aperto. Supporta video, voce e dati generici da inviare tra peer, consentendo agli sviluppatori di creare potenti soluzioni di comunicazione vocale e video. La tecnologia è disponibile su tutti i browser moderni e sui client nativi per tutte le principali piattaforme. Le tecnologie alla base di WebRTC sono implementate come standard web aperto e disponibili come normali API JavaScript in tutti i principali browser. Per i client nativi, come le applicazioni Android e iOS, è disponibile una libreria che fornisce le stesse funzionalità. Il progetto WebRTC è open source e supportato da Apple, Google, Microsoft e Mozilla, tra gli altri.

Il riconoscimento a distanza di 10 anni dalla prima versione

WebRTC, la cui prima versione risale al giugno del 2011, viene rilasciata e sviluppata sotto licenza Open Source. Alla base della sua codebase vi sono altri standard liberi e aperti per il Web come HTML5 e JavaScript, mentre per quanto riguarda il codec audio viene utilizzato Opus e VP8 per il video. Tutti i maggiori browser mondiali ne supportano attualmente l'implementazione.

Grazie alla partecipazione di questi ultimi WebRTC è divenuta ormai una tecnologia built-in in diverse applicazioni, anche la Casa di Redmond, che inizialmente aveva privilegiato una propria soluzione basata su ORTC (Object Real-Time Communications), comunque incentrata sulle medesime API, ha poi preferito concentrarsi su WebRTC con il lancio nel 2015 di Microsoft Edge.

La sua ufficializzazione come standard e il fatto che la sua integrazione non necessità più dell'installazione di plugin appositi, rappresenteranno ora uno stimolo ai progetti che mirano a espandere le funzionalità di base di WebRTC come per esempio quelli sviluppati dai working group WEBTRANS (o IETF WebTransport) e WISH (WebRTC Ingest Signaling over HTTPS).

Prospettive future di WebRTC

Dalla prossima versione della tecnologia ci si attende per esempio di poter impiegare più spesso WebRTC in operazione che comprendono la cifratura end-to-end delle comunicazioni nelle videoconferenze mediate dai server, il live processing dei feed audio/video feeds anche tramite machine learning, la gestione dei sensori per l'IoT (Internet of Things) con finalità di risparmio energetico e l'interazione in tempo reale tra tool per il broadcasting e network per il broadcasting.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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