Windows 11: Microsoft non gradisce il leak della ISO

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Windows 11: Microsoft non gradisce il leak della ISO

La build 21996.1 di Windows dovrebbe essere in sostanza la prima release di Windows 11, sistema operativo che la Casa di Redmond ha programmato di presentare durante un evento virtuale il 24 giugno 2024. Quest'ultima non sarebbe dovuta finire in Rete prima dell'evento ma a causa di un leak nelle scorse ore la sua ISO è diventata di dominio pubblico.

Per ragioni facilmente comprensibili Microsoft non ha però gradito che l'immagine della sua piattaforma divenisse disponibile prima del tempo e per questa ragione ha deciso di chiedere a Google che tutti i link utili al download dell'ISO vengano rimossi dai risultati delle ricerche, questo a pochi giorni dall'annuncio di un rilascio che molto probabilmente avverrà nella seconda parte del 2021.

La build 21996.1 svelata illegalmente non è la versione definitiva di Windows 11

E' bene precisare che la build 21996.1 non è Windows 11 in versione definitiva, si tratta invece di una preview che, una volta installata, permette di testare le modifiche apportate dagli sviluppatori alla procedura di installazione e all'interfaccia grafica, come per esempio il nuovo Menu Start, il restyling delle finestre e il riposizionamento delle icone al centro della barra degli strumenti.

Il leak della ISO avrebbe già dato vita alle prime conseguenze legali, a tal proposito sarebbe già stata data notizia di una denuncia da parte della divisione giapponese del gruppo capitanato da Satya Nadella contro un sito indiano chiamato Beebom. Nello specifico quest'ultimo sarebbe stato accusato di violazione del DMCA (Digital Millennium Copyright Act) che negli USA tutela il copyright dei contenuti digitali.

Windows 11 sarebbe stato implementato in buona parte sulla base delle funzionalità realizzate per Windows 10X, sistema operativo che non dovrebbe vedere la luce a breve. Per quanto riguarda invece Windows 10, che nelle intenzioni iniziali sarebbe dovuto essere l'ultimo OS della storia di Redmond, il suo ciclo di vita dovrebbe finire entro ottobre 2025.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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