Yahoo! e AOL: fusione approvata

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Yahoo! e AOL: fusione approvata

L'assemblea degli azionisti di Yahoo! ha finalmente dato la sua approvazione per la fusione che vedrà l'azienda di Sunnyvale unirsi con la AOL al fine di creare un'unica grande media company. Per il perferzionamento dell'operazione Verizon, proprietaria di AOL, pagherà 4.48 miliardi di dollari, e la nuova realtà nata da questo matrimonio prenderà il nome di Oath.

L'accordo sottostante l'acquisizione prevede che l'attuale CEO di Yahoo!, l'ex Google Marissa Mayer, perda la sua poltrona di massimo dirigente, la top manager (forse non così tanto "top" vista la fallimentare gestione degli ultimi anni) potrà comunque consolarsi grazie a più di 185 milioni di dollari in azioni che rimarranno di sua proprietà.

A pagare il conto più salato saranno, neanche a dirlo, i lavoratori, con la AOL che avrebbe già annunciato l'intenzione di licenziare oltre 2 mila dipendenti; soddisfato invece il board della Verizon che è riuscito ad assicurarsi gli asset di Yahoo! spendendo circa 350 milioni di dollari in meno rispetto all'offerta inizialmente formulata.

A determinare l'entità dello sconto sarebbero state in particolare le vicende che hanno visto Yahoo! vittima della sottrazione di milioni di account in seguito a degli attacchi informatici; Verizon avrebbe fatto leva sull'essere stata mantenuta all'oscuro di quanto accaduto per poter spuntare alla fine un prezzo di acquisto meno elevato.

Grazie alle infrastrutture di Yahoo! Verizon diventerà un operatore nel settore dell'advertising in grado di concorrere con veri e propri giganti della pubblicità in Rete come Mountain View e Facebook, viene però scritta ufficialmente la parola "fine" per quello che è stato uno dei progetti più importanti nella storia del Web, in particolari dei suoi esordi.

Claudio Garau

Claudio Garau

Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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